Sestri -così chiamata perchè distava sei miglia romane da Genova e definita Ponente per distiguerla dall'omonima località (Sestri Levante), posta sei miglia a levante di Chiavari- era, fino al 1926, un'attiva città industriale di oltre 25.000 abitanti. (allo scoppio della seconda guerra mondiale, Sestri contava 35.000 abitanti; l'ultimo censimento, invece, ne ha contati ben 70.000) Da quell'anno, venne coivolta nella realizzazione della mussoliniana "Grande Genova" e perse, al pari delle altre località coinvolte in questa operazione amministrativa, la propria autonomia pur conservando, ancora ai giorni d'oggi, un notevole campanilismo contro la "Genova matrigna".

Sestri, antico borgo di pescatori, di abili fabbricanti di imbarcazioni e di contadini, sacrificò molto del suo territorio all'impianto di opifici, fabbriche e moderni cantieri navali; in questi ultimi hanno preso corpo tra le più belle navi della marineria italiana del XX secolo, come il Rex, l'Andrea Doria e la Michelangelo.

Attualmente Sestri è sopratutto una cittadina satellite del capoluogo, la cui popolazione attiva è in buona parte occupata nelle varie industrie cittadine.

La trasformazione dell'industria italiana, passata dalla cosiddetta industria pesante all' hi-tech, ha trovato in Sestri un suo polo d'eccellenza dove già sono attive grosse realtà come Marconi, Elsag, Esaote Biomedicale ed il nuovo polo Dixel, una struttura inaugurata dal Presidente del Consiglio Europeo nella primavera del 2001, che raccoglie decine di piccole aziende di punta, attive nelle TCL e nell'hi-tech.

Il futuro del comparto vede in Sestri il centro italiano per questo settore: è previsto che, sulla sommità spianata degli Erzelli, sorga con capitali privati una cittadella dell'hi-tech dove la ricerca, le realtà produttive e l'Università avranno modo di lavorare fianco a fianco.

Come tutte le delegazioni, ha una propria stazione ferroviaria ed un proprio ospedale e nel suo territorio sorge anche l'Aeroporto Cristoforo Colombo, ricavato dal riempimento del mare antistante alla delegazione, sbancando la collina degli Erzelli, già utilizzata per fornire il riempimento dove ora sorge lo stabilimento siderurgico prospicente la contigua delegazione di Cornigliano.