Here's GENOVA

MetroGenova

A Genova sì è cominciato a parlare di metropolitana già all'inizio del 900. La conformazione orografica della città (schematicamente: un arco stretto tra la costa ed i monti, dal quale si irraggiano una miriade di valli e vallette), aveva già fatto aprire numerose gallerie riservate alla corsa dei tramways, che servivano sia per collegare valli contigue che per accorciare sensibilmente le percorrenze od, addirittura, per permettere ai tram di superare -è il caso della galleria a spirale di Principe- notevoli dislivelli. Col passare degli anni ed il mutare delle esigenze di mobilità della cittadinanza, con l'uso -inoltre- sempre più diffuso di mezzi di trasporto pubblico su gomma, alcune gallerie sono state allargate - rendendole disponibili anche al traffico privato- o dismesse. Dagli anni '60, visto l'esiguo prezzo del carburante, è stato deciso di dismettere progressivamente le linee tramviarie e poi anche -con particolare improvvidenza- le linee di filobus. Appena concluso il processo di conversione sui bus a gasolio, (nel luglio del 1973), vi fu la guerra arabo-israeliana dello Yom-kippur, nel 1974, che provocò un incredibile aumento del petrolio e dei suoi derivati. Nel frattempo a Genova si rispolveravano gli studi per dotare la città -che nel frattempo non solo aveva cessato la sua crescita demografica, ma addirittura stava subendo un sensibile decremento della sua popolazione- di un sistema di metropolitana. Venne data la priorità ad una linea che collegasse piazza Caricamento alla zona di Certosa, percorso che avrebbe utilizzato la galleria tra piazza Di Negro e viale Brin già utilizzata dai tram -che permette di scavalcare Sampierdarena- rimodernandola ed abbassando il suo arrivo in piazza Di Negro a sotto il livello della strada, dove ricavare, poi, la stazione. Dopo oltre 10 anni di lavori, la linea venne finalmente realizzata, dotando Genova del poco invidiabile primato della città con la metropolitana più corta del mondo: circa 4 chilometri. In vista delle Colombiane del 1992, l'idea era di far arrivare la metro fino a Caricamento, ma gravi ritardi e problemi tecnici non permisero di realizzare il prolungamento dell'opera. Dal 1993, la metropolita abbandonò il sottosuolo per approdare alle aule giudiziarie a causa di un grave contenzioso tra il Comune ed il general concractor. Solo nella seconda metà dei '90, la "talpa" ricominciò a scavare le gallerie sotto il waterfront, arrivando sino alla profondità di 14 metri sotto il livello del mare. Una grave rottura della talpa ed una incredibile quantità di problemi tecnici, però, permisero l'apertura della linea solo lo scorso 27 luglio 2003. Ad oggi, il Comune prevede di raggiungere piazza De Ferrari nell'ottobre del 2004 e da lì sono già stilati i progetti per proseguire fino alla stazione Brignole, da De Ferrari, e fino alla stazione di Rivarolo, da Brin. E' della metà di ottobre 2003 la convenzione tra gli enti locali e le ferrovie per il riordino dello scalo di Terralba (poco ad est della stazione Brignole), per farvi giungere la metro e da lì diramare una linea verso l'ospedale regionale San Martino e l'altra verso lo stadio di Marassi. Inoltre, l'interazione tra metropolitana e le ferrovie -che percorrono tutta la linea costiera e la Valpolcevera- permetteranno di percorrere Genova per tutta la sua lunghezza.

Le stazioni:
Brin
Le stazioni:
Di Negro
Le altre stazioni nella 2da pagina....
HOME PAGE
LINKS PAGE
mar