(N.d.W.: potrete apprezzare i diversi particolari di questo suggestivo monumento facendo scorrere la pagina verso l'alto)

Questa è la più celebre delle statue del cimitero monumentale di Staglieno, appena riportata all'originario splendore da un accurato e recente restauro: questa è la famosa "Venditrice di Noccioline". Come tutti i genovesi, ha la passione per l'understatement, il non voler apparire. Ancora adesso, in giro per Genova, raramente vedrete auto di lusso, pur abitando qui...

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... molte persone che definire molto ricche è forse addirittura riduttivo. La discrezione in vita, però, viene abbandonata nell'ora del trapasso, nella quale le famiglie genovesi gareggiano in sontuosità dei loro monumenti funebri, come avete avuto ben modo di vedere sinora. Anche questa popolana decise di essere tramandata ai posteri con una monumento funebre ed ha spiegato questa sua precisa volontà nell'iscrizione alla base della sua statua:"A forza di vendere collane di noccioline e dolci all'Acquasanta, al Garbo, a san Cipriano, con vento e sole, con acqua giù a secchi, alla mia vecchiaia per assicurarmi un pane; fra i pochi soldi, mi ammucchiavo quelli per tramandarmi al tempo più lontano, mentre son viva, da vera abitante (del sestiere) di Portoria: Caterina Campodonico (la Paesana) -1881- da questa mia memoria, se vi piace, voialtri che passate, pregatemi pace." Anche in questo monumento la ricchezza dei particolari, dalla fede all'anulare sinistro agli orecchini, dai canestrelli letteralmente da mordere ai pizzi dell'abito, dalla treccia strettamente annodata sulla nuca all'espressione severa, quasi feroce (che fortuna, non averla come suocera!!!!), dalle frange dello scialle al grembiule stirato di fresco, tutto fa tornare in mente la celebre invettiva di Michelangelo nei confronti del suo Mosè: "Perchè non parli?"