Uscendo dal Palazzo Ducale, alla vostra sinistra dietro alla statua equestre di Garibaldi, si nota il pregevole pronao originale del Teatro lirico Carlo Felice, teatro originariamente progettato da Carlo Barabino, nella seconda metà dell'ottocento, e andato distrutto durante la seconda Guerra Mondiale. Il teatro attuale è stato riedificato negli anni 80 ed è considerato il più tecnologicamente avanzato Teatro dell'Opera in Italia: la torre scenica, per esempio, consente di avere fino a 12 scenografie allestite contemporaneamente e sono necessari pochissimi minuti per sostituirle sul palcoscenico. Il teatro attuale ha avuto tormentate vicende: difatti, colpito gravemente dagli eventi bellici, è stato riparato nell'immediato dopoguerra, ma la mancanza di sicurezza della struttura ne consiglio la totale demolizione e ricostruzione. Una sorta di oscura maledizione vide morire i progettisti che, dagli anni '50 in poi, si cimentarono nell'opera, tanto che si giunse alla fine degli anni ottanta per la la posa della rituale prima pietra, potendolo inaugurare nel dicembre del 1991, alla vigilia delle manifestazioni per il 500mo anniversario della scoperta dell'America. Il teatro è intitolato al re Carlo Felice di Savoia e, durante il lungo travaglio che accompagnò le ptogettazioni e la riedificazione, una sostenuta polemica nacque tra i fautori della conservazione dell'antico nome e chi ricordasse quanto la casa Savoia fece contro Genova ed i suoi abitanti (ancora adesso i bersaglieri sono non ben visti da certuni, a causa della devastazione, del saccheggio e degli stupri di cui si resero responsabili durante la severa repressione che il generale Lamarmora condusse contro la città nel 1849). Comunque, come avrete capito, la scelta è stata di lasciare lo storico nome per questo tempio della musica e gioiello della tecnologia.