Here's
GENOVA
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Pesto !!! Alcune riflessioni e la vera ricetta |
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In questo agosto 2002 si sta assistendo alla feroce opposizione ad un brevetto che la società transnazionale Nestlè ha ottenuto su due semi di basilico (ingrediente essenziale del pesto), registrandoli coi nomi di "Pesto" e "Sanremo": è evidente la volontà della società di far cadere nell'inganno i consumatori, sempre più bombardati e frastornati dalla pubblicità. E' notizia di questi giorni, a ridosso del ferragosto 2002, che i NAS dei Carabinieri hanno denunciato otto aziende (Nestlè-Buitoni, Barilla, Star, Giesse, Golden Fresh, Pam Food e Crema Lombardi [Per quanto riguarda questa ultima Ditta, leggete la loro email in fondo a questa pagina.]) per Frode in Commercio perchè avrebbero "immesso sul mercato un prodotto preparato con alcuni ingredienti non previsti nella ricetta del Pesto alla Genovese (ricetta depositata alla Camera di Commercio di Genova)" e per Vendita di prodotti industriali con segni mendaci perchè, "sulle confezioni (del loro pseudopesto) compaiono un mortaio di marmo, un pestello di legno o alcune foglie di basilico. Disegni o fotografie che possono trarre in inganno il cliente sull'origine, la provenienza o la qualità del prodotto che è industriale e non artigianale". Questa iniziativa potrebbe essere il "primo piccolo passo di un viaggio lungo mille leghe" (proverbio cinese) per contrastare l'omologazione planetaria del gusto, la perdita delle tradizioni e delle identità territoriali, delle "radici" di ognuno di noi, in ultima analisi. Il Pesto: come apprezzarlo Per gli amanti della buona tavola, spiegherò che il pesto è una tipica salsa ligure per condire la pasta. Eccellente sulle trenette (anche se i pastifici industriali spesso le commercializzano col nome di "Linguine"), è adattissimo anche per condire gli gnocchi di patate o le "trofie" -sorta di gnocchi fatti senza le patate- tipiche della cucina ligure. Un'altra stupenda maniera di apprezzarlo è sopra i "testaroli", pasta fresca tipica della Riviera di Levante e della Lunigiana. Se poi volete gustarlo nel suo modo più tradizionale, cuocete le trenette nell'acqua dove lessano patate (sbucciate e tagliate a pezzetti) e fagiolini; a fine cottura, scolate, condite il tutto col pesto e buon appetito! Il Pesto: gli ingredienti L'ingrediente principe del vero pesto è il basilico: ma non il basilico che nasce ovunque e profuma di menta! Parliamo del basilico ligure (a cui i burocrati della Comunità Europea dovrebbero finalmente -dopo 2 anni di attesa!- riconoscere il marchio di Denominazione d'Origine Protetta, o DOP) che, grazie sopratutto alle caratteristiche chimiche del suolo, al clima ed all'esposizione all'aria di mare dell'arco di terra tra Albenga e Chiavari, ha un profumo che non si è in grado di definire altrimenti che... di basilico. Il basilico più pregiato è coltivato nella Piana di Prà, a non grande distanza del casello autostradale di Genova Voltri. Altro ingrediente ligure indispensabile è l'Olio Extravergine di Oliva Della Riviera Ligure, la cui caratteristica è il tipico sapore, in virtù delle cose già dette riguardo al basilico. Altri ingredienti -facili, questi, da trovare ovunque- sono il parmigiano, il pecorino sardo da grattuggiare, l'aglio, i pinoli (anche se alcuni li sostituiscono con le noci...) ed il sale grosso. E' indubbio che, più delle capacità culinarie di ciascuno di voi, per poter apprezzare questa gioia per il palato la cosa più importante è poter disporre degli ingredienti "giusti": trovo quindi scorretto mettere ogni tipo di... ingrediente nello pseudopesto che trovate nel negozio sotto casa come: olio di semi di girasole, anacardi, olio di semi, fiocchi di patate, siero di latte... in questa salsa che, per un ligure è una bandiera ed un inno. Il Pesto: la ricetta originale (depositata presso la Camera di Commercio di Genova)
Preparazione Togliere le foglie di basilico dalle piantine (meglio "cimare" spesso le piantine, staccando le foglie, per avere piccole piantine da cui togliere foglioline novelle N.d.W.), lavarle e farle asciugare, facendo attenzione a non schiacciarle. Mettere le foglie asciutte nel mortaio, o altre attrezzature idonee, (pestarle nel mortaio permette di spremere bene il succo dalle foglie; usando il frullatore, invece, le foglie vengono triturare e riscaldate, cambiando -quindi- il sapore N.d.W.) aggiungere i pinoli, l'aglio mondato, intero od a pezzi, il sale e schiacciare o lavorare il tutto, sino ad ottenere un composto omogeneo. Unire i formaggi e, sempre rimestando, diluire con olio versato a filo. Il Pesto: curiosità Genova è una città dove molti sono partiti, nei secoli, ad esplorare territori sconosciuti; anche nell'ambito del sapore, abbiamo avuto esploratori come Leopoldo Crocco, pasticcere in Genova (nonno dell'attuale titolare della Pasticceria Poldo di Genova-Pontedecimo), il quale ha elaborato una ricetta per i cioccolatini al pesto. Sembra un connubio strano, ma i gusti "legano" meravigliosamente. I cioccolatini hanno un cuore di crema al pesto, racchiuso in un guscio di cioccolato fondente decorato da una fogliolina in rilievo. Viene consigliato di gustarli accompagnati da thè alla rosa canina od al profumo di tiglio. Un'email ricevuta sulla vicenda-pesto Ricevo, e rendo volentieri pubblica, la email dell'unico produttore artigianale di Pesto che sia stato inquisito in seguito ai noti fatti. Come mio costume, lascio i commenti a ciascuno di voi. Preciso, per chi si fosse appassionato alla vicenda che, il 23 dicembre 2002, anche la società tedesca che aveva brevettato il nome GENOVA per una sua qualità di basilico ha deciso, come già aveva fatto la Nestlé nei mesi scorsi, di cambiare denominazione, rendendo così possibile la DOP sul pesto e sui prodotti liguri, Oggetto:
Riflessione Buonasera. |
Una piacevole novità sulla vicenda-pesto |
Qualità
controllata per il condimento prodotto dalla "G.Crespi & Figli"
di Ceriana
Nasce il pesto certificato La novità: a garantirlo sarà il Registro Navale Italiano di Genova |
Nasce
il pesto alla genovese certificato. A produrlo è la G.Crespi &
Figli, azienda di Ceriana, in provincia di Imperia. A certificarlo è
Rina SpA, il Registro Navale Italiano di Genova, uno degli istituti leader
nel campo della certificazione. |